Nuova, ricca puntata nella girandola di supposizioni che circondano il futuro della major Warner Music, di cui si vocifera la probabile cessione da parte del proprietario AOL Time Warner (vedi News). Stando a quanto scrive il New York Post, il gigante mediatico americano starebbe cercando di liquidare il suo patrimonio discografico-editoriale a pezzi anziché in un blocco unico, in modo da ricavare una cifra superiore dalla vendita. Il quotidiano USA sostiene che Richard Parsons e il suo team vorrebbero cedere a compratori diversi la casa discografica, la società di edizioni musicali e la fabbrica di CD/DVD in modo da ricavare almeno 3 o 4 miliardi di dollari dall'operazione: somma necessaria a ridurre l'enorme debito che schiaccia il conto economico dell'azienda. Tra i possibili acquirenti dei frammenti della galassia Warner ci sarebbero non solo la EMI, come da tempo si dice (vedi News), ma anche Bertelsmann/BMG e Sony Music, ognuna delle quali affiancata da partner finanziari di peso. <br> Secondo gli analisti finanziari il valore di mercato corrente delle etichette Warner, edizioni e impianti di produzione esclusi, sarebbe compreso tra il miliardo e il miliardo e mezzo di dollari. Più alta la valutazione del ramo publishing del gruppo, Warner Chappell, stimato tra 1,5 e 2 miliardi di dollari. Uno scenario prefigurato dagli esperti vede quest'ultima finire nelle mani di un pool finanziario pilotato dall'ex amministratore delegato della EMI Charles Koppelman. Un'altra possibilità consisterebbe nell'assorbimento tanto di Warner Music che di Warner Chappell in EMI: che a quel punto venderebbe però la sua società di publishing ad un gruppo di investitori guidato dal suo attuale amministratore delegato, Martin Bandier.