Al termine del Consiglio dei Ministri in programma questa mattina a Roma, il ministro per il Turismo e i Beni Culturali Massimo Bray ha annunciato l'introduzione di un tax credit pari a 5 milioni di euro a favore del settore musicale nell'ambito del "Decreto Valore" recante disposizioni urgenti per la tutela, la valorizzazione e il rilancio dei Beni e delle Attività Culturali: ne beneficeranno compositori emergenti e giovani artisti per quanto riguarda la pubblicazione di opere prime e seconde, senza distinzione di genere. All'industria cinematografica, ha spiegato Bray, verranno garantiti crediti di imposta sugli investimenti produttivi per una cifra pari a 90 milioni di euro. "Per FIMI il tax credit per le imprese musicale è un importante intervento per promuovere i nuovi talenti", ha commentato il presidente della Federazione Industria Musicale Italiana Enzo Mazza. "Va espresso un plauso al Ministro Bray per aver individuato un modello di incentivazione anche per le etichette musicali". Lo scorso mese di giugno il ministro Bray era stato chiamato in causa da Stefano Boeri con una lettera aperta pubblicata sul Corriere della Sera, in cui l'architetto ed ex assessore alla Cultura del Comune di Milano invocava l'emanazione di una legge sulla musica dal vivo analoga a quella introdotta di recente nel Regno Unito.