Il processo che porterà all’assorbimento del gruppo Zomba nelle strutture del nuovo titolare Bertelsmann/BMG (vedi News) si è messo in moto: e, come era già scontato, per lo staff della ex casa discografica indipendente non ci sono solo buone notizie. <br> In un “memo” interno di cui sono affiorati i contenuti sulla stampa internazionale di settore, il numero uno di BMG Rolf Schmidt-Holtz ha fatto sapere che circa 350 dipendenti sui 2000 attualmente impiegati dalla Zomba dovranno lasciare la società nei prossimi mesi. Le etichette del gruppo, come la Jive, e le sue società di edizioni musicali resteranno indipendenti solo negli Stati Uniti e in Gran Bretagna (“per preservare l’identità e la cultura propria della società, elementi essenziali del suo successo”, scrive Schmidt-Holtz), mentre gli altri 18 uffici dislocati nel mondo verranno assorbiti parzialmente nelle strutture di BMG: questo accadrà naturalmente anche in Italia, dove Zomba è operativa da tre anni e conta attualmente uno staff di sei persone, compreso l’amministratore delegato Roberto Biglia, dopo le dimissioni (avvenute un paio di mesi fa) del direttore finanziario Daniele Demartini. Ci si aspetta che il trasferimento di una parte del personale nelle strutture BMG avvenga entro luglio, in concomitanza con la scadenza del contratto di distribuzione con la EMI. <br> A livello internazionale, la presidenza della Jive Records rimarrà a Barry Weiss, che aggiungerà il Regno Unito ai territori di sua competenza; nella stessa Gran Bretagna, in Germania e nel Benelux Zomba manterrà in attività le sue strutture di distribuzione.