Tra le vittime eccellenti della riorganizzazione in corso alla major discografica (vedi News) c'è anche il suo numero uno europeo Paul Burger, noto a livello internazionale anche per essere stato uno dei maggiori promotori degli IFPI Platinum Europe Awards, i riconoscimenti ufficiali che dal 1996 premiano annualmente i dischi più venduti nel continente europeo. <br> I portavoce della casa discografica non commentano per il momento la notizia, che fonti internazionali danno comunque per certa. Burger era il numero uno europeo della Sony dal 1993; contemporaneamente alla sua uscita di scena, come già filtrato da notizie ufficiose (vedi News), il presidente di Sony Music International Rick Dobbis amplierà le sue mansioni. <br> Parlando con il Financial Times, il nuovo amministratore delegato dell'azienda Andrew Lack, l'artefice del piano di ristrutturazione che sta riducendo del 10 % l'organico Sony Music, ha fatto previsioni fosche sul futuro del settore confessando di aspettarsi un ulteriore calo del 13-15 % del mercato discografico mondiale nel corso del 2003. “Noi speriamo che le vendite calino di un 5 % e non di più”, ha aggiunto Lack. “Ma non possiamo continuare a lavorare come se questa fosse l'ora più buia prima dell'alba”: l'ex dirigente del network televisivo NBC, insomma, non sembra condividere il cauto ottimismo di alcuni suoi colleghi, che ritengono (o ritenevano, prima dello scoppio della guerra con l'Iraq) che per l'industria musicale il peggio fosse passato.