Nel suo "assedio" al fortino Warner Music (vedi News) la major guidata da Alain Levy potrebbe contare ora su un alleato importante, la finanziaria newyorkese Blackstone. Lo sostiene il concittadino New York Post, secondo cui la banca d'investimenti avrebbe firmato un contratto di esclusiva per fornire supporto finanziario alla EMI in caso di una tentata fusione con qualche altra casa discografica: operazione per che la major britannica, fortemente indebitata, non sarebbe in grado di sovvenzionare con le proprie tasche. <br> Secondo il quotidiano, che ha contattato fonti vicine all'azienda, il consorzio Blackstone-EMI avrebbe già intrattenuto diversi colloqui preliminari con il team dirigenziale di AOL Time Warner, la cui richiesta per la divisione musicale sarebbe di circa un miliardo di dollari. Ma, si affretta ad aggiungere il Post, la situazione resta fluida perché la stessa AOL non ha ancora deciso se vendere o meno né se tentare la strada di una liquidazione separata di casa discografica, edizioni musicali e stabilimenti produttivi (vedi News) che permetterebbe probabilmente di incassare di più (3 o 4 miliardi di dollari, forse) e allo stesso tempo di correre meno rischi di fronte all'antitrust. Tra gli interessati all'acquisto di una fetta di Warner Music, intanto, spuntano anche i nomi di alcune altre finanziarie e della potente società di management The Firm oltre a quelli, già circolati, delle major Sony e BMG (vedi News): quest'ultima sarebbe stata a sua volta avvicinata dal tandem EMI-Blackstone nelle ultime settimane in vista di possibili, futuri accordi.