Se la notizia è vera, e se il candidato accetterà l'incarico, l'associazione dei discografici americani RIAA potrà ben dire di aver fatto un colpo a sensazione: Rudolph Giuliani, l'ex sindaco di New York acclamato e contestato in pari misura per la sua campagna “tolleranza zero” contro la criminalità prima di diventare un eroe cittadino per il modo in cui ha fatto fronte alla tragedia delle Torri Gemelle, è oggi un uomo di grandissimo prestigio pubblico che sa come tenere in pugno i media e farsi ascoltare dalle alte sfere della politica nazionale. <br> Secondo il New York Post, sempre in prima linea nel pubblicare indiscrezioni sul music business statunitense, è proprio lui che i top manager della discografia USA vorrebbero issare alla presidenza della loro associazione quando, a fine giugno, scadrà il mandato della dimissionaria volontaria Hilary Rosen (vedi News). Che poi Giuliani – assurto alle cronache musicali qualche anno fa, quando lasciò emigrare i Grammy Awards a Los Angeles dopo una lite furiosa con l'organizzatore Michael Greene (vedi News) – decida di accettare, è un altro paio di maniche. Oggi l'ex sindaco sembra soddisfatto della sua nuova impresa professionale, una ricercata ditta di consulenze battezzata Giuliani Partners, e si sussurra anche che possa presentarsi alle prossime elezioni presidenziali: in quel caso, naturalmente, per un eventuale incarico presso la Recording Industry Association of America non ci sarebbe posto.