Dopo che la Recording Industry Association of America ha intentato causa contro la Diamond Multimedia, accusandola di avere prodotto uno strumento illegale (il “registratore per Internet”: v. News, ne abbiamo precedentemente riferito), la società produttrice passa al contrattacco. Il lettore Rio PMP300, che stando alla RIAA sarebbe usato principalmente per consentire la proliferazione e la distribuzione di musica piratata su Internet (in breve: violerebbe l’“Audio Home Recording Act” del 1992), è stato subito difeso a spada tratta direttamente da MP3.com, meglio noto come “il sito numero uno dei download musicali” (un’autoproclamazione, in verità). Il presidente della società e del sito, Michael Robertson, ha tuonato che “il solo fatto che la RIAA non riesca a controllare un mercato musicale sottostimato, non elimina il fatto che questo mercato esiste e prospera in modo legittimo. L’industria musicale ha deciso di restare seduta a osservare, ma il treno ha già lasciato la stazione”, ha proseguito Robertson: “nessuna della ‘A’ di questa associazione rappressenta gli Artisti: supportano solo l’industria”. <br> Secondo MP3.com, 800 artisti usano già l’algoritmo di compressione MP3 per distribuire la loro musica e 400 opere orginali sono state caricate appositamente sul sito, anche con il supporto di 80 etichette musicali. La Diamond Multimedia, che inizierà questo mese la distribuzione del Rio, imposterà comunque la sua linea di difesa sull’assunto che il proprio prodotto è un lettore, e non un registratore.