La fusione delle società Random House e Penguin "nella prima società editrice davvero globale al mondo", l'acquisizione del gruppo finanziario Gothia e l'assorbimento dell'intero pacchetto azionario della società di gestione di diritti musicali BMG sono, secondo il presidente e amministratore delegato Thomas Rabe, "le pietre miliari che renderanno Bertelsmann in futuro una società a crescita più rapida, più digitale e di dimensioni più internazionali". Il gruppo tedesco ha registrato nel primo semestre del 2013 il suo utile d'esercizio più alto di sempre, 768 milioni di euro, a dispetto di una lieve flessione (- 1,9 per cento) del fatturato calato da 7,57 a 7,43 miliardi di euro. Nello stesso arco di tempo anche l'utile netto è migliorato in misura significativa raggiungendo i 419 milioni di euro, massimo storico dal 2002 ad oggi. "I primi sei mesi di quest'anno sono stati positivi per Bertelsmann", ha detto Rabe. "Il nostro utile d'esercizio ha raggiungo livelli record e la redditività sulle vendite è stata nell'ordine della doppia cifra a chiara dimostrazione del fatto che la società si sta riconfigurando partendo da una posizione di forza". "Abbiamo fatto buoni progressi nelle nostre quattro priorità strategiche", ha precisato il manager tedesco, "rafforzando il core business, accelerando la trasformazione digitale, sviluppando nuove piattaforme di crescita ed espandendo l'attività nelle regioni in via di sviluppo".