Come la rivale Vivendi Universal, anche AOL Time Warner naviga in acque agitate a causa di presunte irregolarità contabili compiute dal suo management. Dagli USA arriva conferma che contro la capogruppo di Warner Music è partita un'azione giudiziaria che vede affiancati l'Università di California e l'istituto di credito Amalgamated Bank: i ricorrenti sostengono che le false informazioni fatte circolare dalla dirigenza ai tempi della fusione tra America Online e Time Warner (vedi News), a proposito dei ricavi stimati e della base di utenza di cui disponeva il complesso economico-finanziario così costituito, furono la causa di un successivo crollo in Borsa che provocò una svalutazione di oltre 500 milioni di dollari delle azioni in loro possesso. Il danno, secondo quanto recita l'atto di citazione presentato in tribunale, riguarderebbe almeno altre due dozzine di investitori; tra i convenuti in giudizio figurano vecchi e nuovi amministratori della società come Steve Case, Gerald Levin, Ted Turner e l'attuale numero uno dell'azienda Richard Parsons.