La presidentessa in carica, la combattiva Hilary Rosen, è quasi sull'uscio del suo ufficio, che abbandonerà a fine giugno per dedicarsi agli impegni familiari (vedi News). E i vertici discografici americani, come scrive l'agenzia Reuters, hanno già pronto l'identikit del suo sostituto alla guida della RIAA, l'associazione di categoria che ne tutela gli interessi a livello nazionale: dovrà trattarsi di una persona immanicata con gli ambienti della politica ma che sappia possibilmente anche di musica, dura e flessibile, diplomatica ma anche capace di fare la faccia feroce quando si tratta di raggiungere gli obiettivi dell'organizzazione. Qualità non da poco, che qualcuno pensava di aver ravvisato nell'ex sindaco di New York Rudolph Giuliani (vedi News). Il quale, al dispetto dell'indubbio carisma e del piacere che trae dallo stare sotto i riflettori, sembra però al momento in tutt'altre faccende affaccendato. <br> Secondo quanto la Rosen ha dichiarato alla Reuters, la RIAA punta a nominare un successore entro l'estate. All'uopo è stato creato un comitato selezionatore che include rappresentanti della majors come Michele Anthony (Sony Music), Zach Horowitz (Universal), Michael Smellie (BMG), David Munns (EMI), David Johnson (Warner Music) accanto al numero due dell'organizzazione Cary Sherman, e che si incaricherà della ricerca al fianco di Korn/Ferry, una ditta specializzata in “head hunting”. Secondo alcune indiscrezioni, i discografici americani vedrebbero di buon occhio la nomina di un esponente dell'amministrazione repubblicana, in grado di garantire le giuste entrature a Washington: si fa il nome della portavoce del Pentagono Victoria Clarke, una voce e un volto resi familiari dalle conferenze stampa quotidiane di aggiornamento sugli sviluppi della guerra all'Iraq.