Eludere la “dittatura” e l’omologazione radiofonica, puntando sull'esperienza live e i concerti per mettere gli artisti in comunicazione diretta con il pubblico: nasce con queste premesse la Camion Records, ennesima aggiunta ad una scena indipendente che, con le major in crisi di identità e di risultati, in Italia si sta facendo di nuovo vivace. L’ideatore dell’impresa, che intende gestire produzione discografica, attività live ed edizioni musicali come un tutt'uno indissolubile (com’è ormai di regola per certe indies in mercati più evoluti del nostro) è Luca Nesti, vecchia conoscenza del “giro” toscano di Giampiero Bigazzi e autore lui stesso per conto di artisti come Mina, Marco Masini e, recentemente, Anna Oxa. Il segmento di mercato a cui intende guardare è rappresentato da quel vivaio, oggi assai abbondante, di band e artisti privi di contratto discografico che grazie ai concerti godono di reputazione e solida fama locale, difficilmente esportabile (salvo rare eccezioni) a livello nazionale se si utilizzano i meccanismi tradizionali della promozione tradizionali. Un talent scouting sul territorio, insomma, che della “strada” e delle piazze intende avvalersi anche per testare il gradimento della musica direttamente presso i fan: organizzando incursioni a sorpresa e allestendo dei veri e propri palchi sul rimorchio di camion itineranti (di qui il nome dell’etichetta), un po’ come facevano nei primi anni ’60 i sound system giamaicani che portavano la musica per le vie di Kingston e dintorni. Dal progetto, naturalmente, non è escluso neppure Internet: gruppi e giovani di belle speranze potranno inviare i loro demo collegandosi al sito dell’etichetta, www.camionrecords.com, attualmente in via di costruzione.