Dopo la buona accoglienza ottenuta da 'Prima dell'alba", disco d'esordio, si ripresentano i Madreblu. Rimasti in due (Valerio Artusi ha preferito continuare con il suo lavoro di tutti i giorni) Raffaella Destefano e Gino Marcelli hanno già ottenuto buoni riscontri con il singolo "Reiko", e ora pubblicano "Necessità". L'album è tra l'altro il primo prodotto italiano licenziato dalla Chrysalis. «Rimasti in due, e dopo aver suonato tanto insieme, la nostra intimità artistica è cresciuta», spiega la cantante. «Il risultato è un disco meno malinconico del primo, nato come sempre da melodie che partono da chitarra, pianoforte e voce». Poi naturalmente ci sono gli arrangiamenti, per i quali qualcuno ha riscontrato collegamenti sotterranei con i Morcheeba e altre formazioni influenzate dal trip-hop. «Non viviamo in una scatola. Non è che non ci aspettassimo paragoni, comunque sentir dire che facciamo un sound che è in linea con quanto c'è in giro in questo momento è sicuramente un complimento. Dà fastidio casomai sentir parlare di "risposta italiana a...", perché vuol dire che non sei personale. Ma capire invece che sei in sintonia con gente che sta in un'altra realtà è bello ed importante. Fa capire che esiste un filo conduttore che unisce tutti. Ed entrare in questa rete di musica e di emozioni è una grande soddisfazione».