A poche ore dal roboante annuncio dell'avvio della pratica per la quotazione sui mercati azionari, Twitter ha lanciato due applicazioni esplicitatamente rivolte al mondo della musica. La prima, il Verified Filter, è rivolta agli artisti (o, meglio, agli staff degli stessi) molto celebri che vogliano monitorare i tweet che contengano una menzione al proprio nome: nello specifico, il filtro visualizza solo i cinguettii proveniente da account verificati dalla società che gestisce la piattaforma di microblogging, evitando così di passare in rassegna i post prodotti da account controllati da bot o da anonimi. Lo scopo? Oltre a facilitare il compito delle star - Rihanna, Lady Gaga e Justin Bieber sono tre tra i maggiori aggregatori di followers della Rete - secondo gli analisti la mossa sarebbe da inquadrare in un percorso di personalizzazione nell'utilizzo del servizio: invece di ingaggiare social media team che spulcino nel mare magnum di tweet per poi riferire al committente, uno strumento del genere permetterebbe agli stessi artisti, direttamente, di monitorare il sentiment della Rete nei propri confronti. La seconda, più propriamente indirizzata al pubblico, permette di interagire con la piattaforma streaming Spotify: il servizio permetterà di accedere a classifiche suddivise per genere (tra le altre "superstars", "popular", "emerging", "unearthed") per mezzo di comando incorporato nel desktop di Spotify.