Rivolgimenti in seno a Rhapsody, pioniere dello streaming musicale oggi sopravanzato sul mercato internazionale da Spotify e Deezer: il presidente Jon Irwin, come anticipato per primo dal sito The Verge, ha lasciato l'incarico (proseguirà come consulente) insieme al 15 per cento dello staff mentre è arrivato un nuovo investitore, Columbus Nova Technology Partners, i cui direttori Jason Epstein e Andrew Intrater hanno già preso posto nel consiglio di amministrazione. La riduzione di organico, evidentemente legata alla necessità di ridurre i costi di esercizio, riguarda solo la sede statunitense della società, che nel mondo conta oggi circa 200 dipendenti. "Rhapsody International è destinato a una fortissima crescita", ha dichiarato Epstein in un comunicato in cui la società precisa di volere accelerare i suoi sforzi nei mercati emergenti e in Europa (in Italia è presente dal giugno scorso con il marchio Napster). "Recentemente", ricorda il neo consigliere, "abbiamo lanciato il servizio di streaming musicale di Napster in altri 15 Paesi europei e messo in atto una partnership con MTV congiuntamente al gestore di reti wireless tedesco ePlus. Abbiamo inoltre in cantiere un gran numero di innovazioni di prodotto e di partnership globali" (il mese scorso il general manager tedesco Thorsten Schliesche aveva anticipato alla stampa la volontà di effettuare altre acquisizioni). Sul New York Times Ben Sisario fa i conti in tasca alla società, nata nel 2001 e posseduta al 45 per cento da Real Networks: nella prima metà del 2013 i ricavi sono ammontati a 68,6 milioni di dollari, il 6 per cento in meno dello stesso periodo dell'anno precedente, mentre il disavanzo netto è cresciuto da 5,6 a 9,2 milioni di dollari. Il leader di mercato Spotify ha riportato nel 2012 ricavi per 578 milioni di dollari ma finora opera anch'esso in perdita ( 78 milioni di dollari, l'anno scorso).