Si allarga ulteriormente il bacino potenziale di utenza di Spotify, che da poche ore ha lanciato il servizio anche in Grecia, in Turchia, in Argentina e a Taiwan. Con le nuove aperture i Paesi coperti dalla piattaforma di streaming salgono a 32 (in Italia il lancio è avvenuto lo scorso febbraio in contemporanea al festival di Sanremo). La versione taiwanese del servizio, tuttavia, non includerà inserzioni pubblicitarie, articolandosi in un accesso gratuito via desktop e in un accesso a pagamento richiesto per l'ascolto su dispositivi mobili (smartphone, tablet) o in modalità offline. In Grecia, a causa della gravissima situazione economica che ha portato i livelli di disoccupazione giovanile (sotto i 24 anni) al 65 per cento, il mercato discografico tradizionale ha registrato negli ultimi anni un calo drastico dei consumi: resta da vedere se e quanto i consumatori locali saranno disposti ad adottare le opzioni di abbonamento a pagamento (4,99 euro al mese per l'ascolto senza interruzioni pubblicitarie; 9,99 euro al mese per l'ascolto anche su dispositivi mobili o in modalità offline). Secondo i dati aggiornati a marzo 2013 Spotify contava 24 milioni di utenti attivi, 6 milioni dei quali a pagamento.