Dalle nostre parti il suo nome non dice granché, almeno al grande pubblico, ma in Gran Bretagna - suo paese natale - Ricky Gervais è uno dei personaggi più in vista dello showbiz contemporaneo: attore, regista, produttore e cantante (con un passato da DJ) l'artista di Reading, classe '61, è una vera e propria istituzione. Soprattutto quanto interpreta David Brent, personaggio apparso in origine nel mockumentary a puntate della BBC "The office", bislacco capo ufficio pieno di contraddizioni che oltremanica è diventato una delle maschere comiche più celebri dell'ultimo decennio. Logico, quindi, che lo spettacolo musicale a lui interamente dedicato, "David Brent and Foregone Conclusion" (dal nome della sua band nella fiction, i Foregone Conclusion, appunto), il cui calendario è stato annunciato qualche giorno fa, fosse uno degli eventi più attesi dai sudditi di Sua Maestà per la prossima stagione. L'exploit nelle prevendite per il tour fatto registrare questa mattina sul Web, però, ha sorpreso tutti, anche lo stesso Gervais. E tutto fuorché positivamente. I biglietti per il tour, una volta aperte le vendite online, sono andati esauriti in meno di un minuto, per poi apparire, a strettissimo giro, sui siti di secondary ticketing a prezzi stratosferici. Qualche esempio: biglietti che costavano in origine 17.25 sterline inclusi diritti di prevendita sono stati riproposti su siti come Viagogo e Seatwave a 1181 sterline, ovvero con un ricarico di oltre il 600%. Troppo, anche per Gervais. "3549.95 sterline per tre biglietti per David Brent?", ha twittato lui: "Cazzo, è disgustoso. Per favore, che nessuno li compri". Per poi aggiungere, sempre con un tweet: "Fermi tutti: non possiamo inventare dei biglietti elettronici utilizzabili solo con un documento di identità? Possibile che una soluzione del genere possa fermare i bagarini?".