In Italia (e nella maggior parte degli altri Paesi) un sito Internet, un canale tv, un'emittente radiofonica, un bar, un ristorante, un negozio, una palestra o uno studio dentistico che vogliano diffondere musica registrata in pubblico devono pagare una doppia licenza, una alla SIAE (che rappresenta autori, compositori ed editori) e una alle organizzazioni che, come SCF, rappresentano le case discografiche (che a loro volta devono provvedere a versare una quota dei diritti agli enti che rappresentano gli artisti interpreti esecutori). In Nuova Zelanda le organizzazioni corrispondenti, APRA (autori) e PPNZ (discografici), hanno ora deciso di creare una licenza unica per facilitare il compito agli utilizzatori del repertorio: la nuova iniziativa porta il nome di OneMusic e fa capo a un unico ufficio che, tramite il sito Internet onemusicnz.com, gestirà tutte le licenze. "I nostri clienti continuavano a dirci che la norma internazionale, basata sul modello delle due licenze, era frustrante e confondeva le idee", ha spiegato l'amministratore delegato di PPNZ Damian Vaughan. "APRA e PPNZ esistono per rappresentare diversi detentori dei diritti, cosiccché abbiamo sempre operato indipendentemente e abbiamo calcolato le nostre tariffe in modi diversi. Troppi utenti, però, non sapevano neppure di avere bisogno di due licenze. Cosicché ora abbiamo deciso di affrontare le complessità che stanno dietro le quinte. E' il nostro lavoro". "Ora i nostri clienti dovranno andare in un unico posto, www.onemusicnz.com, per calcolare e pagare una sola tariffa senza doversi preoccupare di troppe complicazioni burocratiche", aggiunge il direttore di APRA Anthony Healey. "Abbiamo costruito lo schema di licenza dalle fondamente dopo estese consultazioni con i nostri utenti, in modo da realizzare ciò che funziona meglio per loro. L'idea di un duplice diritto di pubblica esecuzione è complessa per l'industria musicale, figurarsi per il pubblico che vuole semplicemente accedere alla musica in modo legale".