Il mese di novembre 2003 vedrà la prima uscita in edicola di Tracks, nuova rivista musicale americana edita da Good Music Media che a prima vista ricalca le orme di testate britanniche come Mojo e Uncut, campioni incontrastati sul terreno del rock “maturo”. In realtà l’editore John Rollins e il direttore Alan Light, veterani di Vibe e di Spin, hanno fatto subito intendere di voler guardare più vicino, nell’orto di casa: con l’obiettivo di conquistare quei lettori che Rolling Stone, dopo le ultime e controverse svolte sul genere “teen pop”, si sta irrimediabilmente lasciando indietro. <br> “Target” dichiarato tra i 30 e i 45 anni, cadenza (per ora) trimestrale, tiratura in 200 mila copie la rivista – ha dichiarato Rollins – sarà un antidoto ai lustrini e all’artificiosità del marketing musicale che ha per obiettivo il pubblico adolescente: e, tanto per far capire meglio i suoi intenti, sulla copertina del numero zero campeggia una recente immagine di Bob Dylan, biancovestito e chitarra acustica in grembo. “Ma sono almeno tre le generazioni di artisti che non trovano spazio su altri giornali musicali”, ha subito aggiunto Light, che con il resto del team è ancora in cerca di finanziamenti per la nuova impresa. Due case discografiche, intanto, hanno già dato fiducia al progetto, comprando pagine pubblicitarie sul primo numero. Si tratta di Universal e di Capitol (EMI): anche nei loro cataloghi, gli artisti over-40 e la musica “per adulti” non mancano.