Lars Ulrich, batterista dei Metallica, in una recente intervista rilasciata ad NME, ha risposto ad alcune domande inerenti le nuove tecnologie e i nuovi metodi di distribuzione digitale della musica, streaming compreso. Ovviamente il discorso è caduto anche sulla piattaforma ideata da Daniel Ek - ossia Spotify. Alla domanda se crede che Spotify rappresenti il futuro della musica, Ulrich ha risposto: "Non so se è il solo futuro possibile; tendo a non vedere solo bianco o nero nella mia vita, Ma di sicuro è stata una grande cosa. E amo Daniel Ek, è un grande uomo. [...] Ha una grande anima. E amo Spotify. Poi se sia il futuro della musica o meno, ne parleremo magari fra una decina d'anni. Non saprei dirti sì o no, ma so che Spotify funziona alla grande, almeno adesso". Lo scorso dicembre i Metallica hanno reso disponibili su Spotify tutti i loro nove album in studio, oltre a molto altro materiale live, ep, mix e collaborazioni. Una mossa interessante e simbolica, anche per via del fatto che nel consiglio di amministrazione di Spotify ora siede Sean Parker, co-fondatore di Napster - contro cui, come ben noto, Ulrich e i Metallica intentarono una grossa causa per violazione del copyright. I Metallica peraltro ora hanno grande libertà di muoversi in questa direzione, visto che dallo scorso anno hanno acquisito i diritti di tutto il loro catalogo e lo amministrano attraverso la loro etichetta personale, la Blackened Recordings.