Nostalgia di Pippo Baudo? L'ipotesi del neo-acquisto Rai Paolo Bonolis sul palco dell'Ariston nelle vesti di conduttore del festival 2004, ventilata nelle ultime ore dalla stampa quotidiana, non sembra entusiasmare i discografici italiani. Anzi: per bocca del direttore generale della FIMI, Enzo Mazza, la categoria fa sapere di non volere un festival in “costume da bagno”, e di temere che il curriculum televisivo di Bonolis (“grande professionista”, si premura di dire Mazza) possa preludere ad una “parata di sederi”, più che ad una rassegna di canzoni. <br> Ma il problema del presentatore (e del direttore artistico: ancora ignoto, dopo la scadenza del mandato di Baudo) sembra in questo momento l'ultima delle preoccupazioni della FIMI e del suo direttore generale, che all'Ansa ha espresso il suo disappunto per il completo disinteresse mostrato dalla nuova dirigenza Rai sulla questione festival: sul Sanremo 2004, secondo Mazza, viale Mazzini “non ha ancora alcuna strategia”, e il rischio è di organizzare “un festival di serie C”. “Di questo passo, andiamo verso un regolamento a settembre e una scelta del cast a dicembre”, aggiunge il portavoce dei discografici, lamentando il fatto che il nuovo direttore generale Rai, Flavio Cattaneo, “neanche risponde al telefono”. <br> La FIMI si dichiara insoddisfatta anche sul fronte economico, a proposito della famosa questione dei rimborsi (vedi News; secondo Mazza, “siamo ancora in alto mare: ci sono ritardi inaccettabili e non è ancora chiaro quando saranno erogati”), e rilancia un SOS a tutte le parti coinvolte (Comune compreso, naturalmente), prima che si arrivi al “naufragio” del festivalone. Che, almeno come primo motore del gossip e della polemica musical-televisiva, si conferma ancora una volta insostituibile.