Più l’acquario della musica diventa piccolo (e il “cibo” scarseggia), più i pesci grossi divorano i pesci piccoli. Due notizie arrivate in questi giorni da Londra sembrano confermare l’appetito insaziabile delle major nei confronti dei (pochi) cataloghi discografici indipendenti rimasti sul mercato. La Mushroom Records, indie britannica con dieci anni di storia alle spalle (nota per avere lanciato gruppi come Garbage e, recentemente, i Muse) è stata venduta dalla attuale proprietaria News International alla Warner Music; il direttore generale della società, Korda Marshall, è stato anch’egli arruolato nel gruppo come managing director della East West inglese. <br> Intanto la BMG ha firmato un accordo di licenza, distribuzione e promozione a livello mondiale (escluso il Regno Unito) con il Sanctuary Music Group che copre tutte le produzioni audio e video della holding (in cui la major del gruppo Bertelsmann avrebbe acquisito anche una quota di capitale). Le due società collaboravano già da tempo, in diversi territori, sul fronte della distribuzione, così come su iniziative speciali e operazioni di catalogo. Il nuovo contratto dovrebbe entrare in vigore dopo la scadenza, paese per paese, dei vigenti contratti di distribuzione: edel Italia, che gestisce il catalogo nel nostro paese, replica che l’accordo con BMG non avrà da noi effetto immediato, e che i termini dei futuri rapporti tra le parti devono ancora essere discussi (non è stato possibile, invece, contattare in tempo utile l’ufficio internazionale di BMG). <br> Il gruppo Sanctuary è particolarmente forte sul metal, grazie al marchio specializzato Metal-is Records e a nomi come Megadeth, Queensryche e Bruce Dickinson, ma vanta anche un “roster” significativo in ambito pop e mainstream rock (John Hiatt, Gary Moore, Dolly Parton, Alison Moyet e molti altri).