L'Arena di Verona, una delle venue più apprezzate tra i grandi del rock mondiale, teatro negli anni di memorabili serate che hanno avuto per protagonisti - tra gli altri - star assolute come Paul McCartney (nella foto, sul palco in occasione del suo ultimo concerto proprio all'Arena), Who, Lou Reed e tanti altri, senza dimenticare i big del panorama canoro nostrano, tra i quali - tanto per citare i più freschi passati dalla storica struttura scaligera - Adriano Celentano, Luciano Ligabue e Gianni Morandi (in programma stasera e domani), potrebbe chiudere (parzialmente) le porte a batterie e chitarre elettriche: stando a quanto riferito oggi dal sindaco della città veneta Flavio Tosi, la Sovrintendenza regionale ai beni archeologici e paesaggistici, nella persona del sovrintendente Vincenzo Tiné, dopo aver riscontrato delle irregolarità nel palco installato dallo staff del rocker di Correggio, vorrebbe inserire una clausola che costringerebbe i promoter a presentare in anticipo la pianta e le specifiche del palco previsto per lo spettacolo, in modo da stoppare eventuali strutture potenzialmente dannose allo storico anfiteatro. Di parere non favorevole al cambiamente normativo, ovviamente, il primo cittadino veronese, che teme di vedere l'Arena venire estromessa dal grande circuito internazionale per un eccesso di burocratizzazione.