Si inasprisce, anche sui mezzi di informazione, il contenzioso tra l'emittente TV di Alberto Peruzzo e la SCF, società consortile che rappresenta le maggiori case discografiche italiane nella raccolta dei diritti “connessi”, le somme che per legge sono loro dovute in caso di pubblica diffusione delle registrazioni sonore di proprietà. <br> Ad un comunicato con cui la società di collecting informava di essere ricorsa al tribunale di Milano in risposta alle presunte inadempienze di Rete A All Music (vedi News), l'emittente TV ha immediatamente replicato con una controdichiarazione in cui annuncia di voler sporgere querela nei confronti del direttore generale SCF, Saverio Lupica, per le “falsità” da lui diffuse agli organi di stampa. Dopo aver ricordato i rapporti ormai estinti con l'emittente tedesca Viva (di co-produzione, e non di affiliazione) e sottolineato polemicamente che “altre tv musicali (presunte) italiane, collegate a gruppi statunitensi, non pagano diritti in Italia in forza di accordi internazionali” (ovvio il riferimento a MTV), i portavoce dell'editore televisivo milanese sottolineano che quest'ultimo ha regolarmente onorato i pagamenti previsti dal contratto stipulato dalle controparti per il 2001, e calcolati in misura percentuale sugli introiti della rete: “Percentuale”, aggiunge il comunicato di All Music, “superiore a quella determinabile dalla magistratura, in base alla legge, in caso di mancato accordo tra le parti”. <br> Il nodo della vertenza, secondo la rete TV, sta tutto nella trattativa relativa al 2003, “anno per il quale SCF pretenderebbe una percentuale quattro volte quella concordata per gli anni trascorsi”, rifiutandosi – sempre secondo i portavoce di Peruzzo - di chiudere i sospesi per l'anno precedente finché l'emittente non accetti le nuove condizioni. Cosa che All Music non ha alcuna intenzione di fare: preferendo anch'essa affidare ai giudici la determinazione degli importi da corrispondere alle case discografiche. Per volontà comune, la parola passa dunque ai tribunali: ma è presumibile che tra i contendenti le schermaglie verbali non si fermino qui.