Non ci sono solo Glastonbury, Reading e Leeds a scaldare i motori, in vista della prossima stagione di festival estivi: nella Penisola fervono, infatti, le attività in vista del prossimo Rock in Roma, manifestazione ospitata dall'Ippodromo delle Capannelle, nella Capitale, che lo scorso anno ha visto passare sul proprio palco nomi come Bruce Springsteen, Rammstein, Arctic Monkeys e molti altri. "Non è affatto prematuro", ci conferma al telefono Max Bucci, che della manifestazione è - insieme a Sergio Giuliani - il direttore artistico e produttore: "Sono appena tornato dal Rock in Rio, che per affluenza è uno dei primi festival al mondo, e il loro cartellone è già piuttosto ben definito per le prossime due edizioni. Sul panorama mondiale i tempi sono questi". Logico, quindi, che per preparare una manifestazione all'altezza e non perdere il treno sia stato indispensabile muoversi per tempo: "Come tutti gli altri grandi festival europei, anche noi siamo in fase di trattative avanzate con gli headliner che chiameremo. In questi casi ci si muove tutti insieme, e la speranza è quella di annunciare due grandi nomi già all'inizio di questo novembre". In attesa di svelare almeno parte del bill, di certo ci sono la formula, che rimarrà la stessa, e che - anzi - verrà potenziata: "La scorsa estate tra il 9 e 12 luglio abbiamo avuto una tre giorni di fuoco sui nostri palchi principali con Springsteen, Rammstein, Arctic Monkeys, e per il 2014 ci piacerebbe replicare, magari riuscendo a far funzionare tutti e tre i palchi nell'arco di una sola giornata, come accade presso i maggiori eventi internazionali. Poi ci saranno, accanto ai concerti, altre novità, che annunceremo più avanti". In piena attività è anche la Rock in Roma Factory, concorso dedicato a band emergenti che aprirà al vincitore (la finale si terrà all'Orion di Roma il prossimo 26 ottobre) il sideshow slot di uno dei grandi nomi che verranno annunciati per la prossima edizione: "Quando, per esempio, l'anno scorso sono venuti gli Arctic Monkeys, si sono portati quattro gruppi spalla, ma tutti stranieri", ricorda Bucci, "Lo scorso del concorso è quello di dare slancio alla scena locale, per poter finalmente vedere, accanto alle grandi star straniere, anche esponenti della nostra scena". "Nonostante la crisi, i numeri della stagione appena conclusa sono stati molto buoni. E questo corrobora il nostro entusiasmo nell'investire in vista del Rock in Roma 2014", ha concluso Bucci: "Certo, abbiamo ancora qualche ostacolo, più culturale che materiale. I mondiali di calcio, per esempio, sono sempre un grosso punto interrogativo, e noi - per il momento - non abbiamo le deroghe che concedono all'estero per far iniziare i concerti dopo i match e finire a notte fonda: qui siamo ancora legati al vincolo del coprifuoco a mezzanotte, ma stiamo lavorando trovare una soluzione anche a questo. Non saranno le partite a fermarci".