Nuovi dettagli in arrivo dagli Stati Uniti illustrano il funzionamento e le modalità di impiego del servizio di musica digitale inaugurato a fine aprile da Apple Computer (vedi News). Secondo i portavoce dell'azienda californiana, il software iTunes necessario per scaricare i brani a pagamento è attualmente utilizzato da 6-7 milioni di persone (Apple, lo ricordiamo, copre solo il 3 % del mercato mondiale dei pc). Oltre il 75 % delle canzoni disponibili in catalogo è stato acquistato almeno una volta (il pubblico, dunque, non richiede solo gli hits), mentre il 45 % delle richieste si è indirizzato finora ad album interi: su questo punto (vedi News) Apple non ha ancora superato i contrasti con alcuni artisti, cui si richiede senza eccezioni di concedere la liberatoria per la vendita del repertorio brano per brano. <br> Proprio l'uniformità, non negoziabile, delle clausole contrattuali sembra essere al momento uno dei punti di forza di Steve Jobs e del suo staff: alle etichette indipendenti con cui si sono incontrati recentemente (vedi News), i dirigenti della Apple avrebbero offerto le stesse identiche condizioni che hanno applicato alle major. La società, che finora ha rifiutato di trattare direttamente con gli artisti, richiede ad ogni etichetta la cessione dei diritti di distribuzione mondiale per tre anni (naturalmente non su base esclusiva, come vuole una delle principali regole non scritte della musica on-line). La casa di Cupertino starebbe anche cercando di convincere i discografici ad abbassare ulteriormente i prezzi, che attualmente sono di 99 centesimi per downloading.