Il deputato repubblicano Mary Bono, vedova di Sonny Bono, ha affidato ad un comunicato stampa la smentita della notizia secondo cui si sarebbe autocandidata alla presidenza dell'associazione dei discografici americani, così come volevano gli ultimi “rumours” provenienti da Washington (vedi News). E contemporaneamente, nella corsa alla poltrona che Hilary Rosen sta per lasciare dopo ben 17 anni di servizio alla Recording Industry Association of America (RIAA), riemergono altri nomi. Le ultime dalla capitale USA (smentite o ignorate dagli interessati) mettono in lizza anche la portavoce del Pentagono Victoria Clarke e il deputato della Louisiana Billy Tauzin: entrambi, come la Bono, esponenti del partito repubblicano e dunque potenzialmente in grado di assicurare le giuste entrature presso l'amministrazione Bush. <br> La RIAA non commenta, ma si sa che una commissione di alti dirigenti dell'industria discografica americana, di cui fanno parte il presidente di Universal Records Zach Horowitz e Michele Anthony della Sony Music, sta per incontrare per un “briefing” a New York i rappresentanti della Korn/Ferry International, la società di cacciatori di teste incaricata di effettuare i colloqui e le selezioni per trovare un degno sostituto alla “tosta” Rosen. Quest'ultima, che da voci ufficiose guadagnava circa un milione di dollari all'anno, ha annunciato tempo fa di volersi ritirare a vita privata per dedicare più tempo alla sua compagna Elizabeth Birch e ai loro due figli adottivi.