Colpo di coda (neanche troppo inatteso) della Viacom: il suo presidente, Sumner Redstone, ha deciso all'ultimo minuto di partecipare ai negoziati in corso per l'acquisto dei beni patrimoniali di cui Vivendi Universal dispone nel settore dell'intrattenimento (vedi News). <br> La società americana, che fino a pochi giorni fa non aveva formulato alcuna offerta formale in merito, chiamandosi indirettamente fuori dall'asta, avrebbe cambiato idea e sarebbe entrata ufficialmente in lizza (il condizionale è d'obbligo, perché mancano ancora conferme ufficiali alla notizia). Alla holding presieduta da Redstone fanno capo tra l'altro MTV e gli studi cinematografici e televisivi Paramount. I suoi vertici, tuttavia, avevano già fatto capire di essere interessati soltanto ad una piccola porzione dei beni all'incanto, le televisioni via cavo come Sci Fi e USA, e non alla casa cinematografica Universal Pictures, né all'azienda discografica Universal Music. <br> Le ultime dal fronte degli altri cinque concorrenti (vedi News) sostengono ora che anche la Metro Goldwyn Mayer (MGM) e il suo boss Kirk Kerkorian si sarebbero offerti di includere Universal Music nel pacchetto, se questo è il desiderio di Jean-René Fourtou e del management di Vivendi (e questo punto sarebbero in quattro, in lizza per la music company: Bronfman, Davis, Liberty Media e, appunto, Metro Goldwyn Mayer). L'offerta MGM sarebbe la più alta del lotto, 11 miliardi di dollari in contanti.