A meno di un anno dal rilancio del sito in una nuova configurazione e a pochi giorni dal rilascio, agli artisti affiliati, di un set di strumenti ("Portfolio") che permettono di organizzare in modo più visibile e razionale contenuti multimediali sul proprio profilo, il social network Myspace deve fare fronte alla dura realtà dei conti, tanto da essere costretto a "tagliare" circa il 5 per cento della forza lavoro, approssimativamente 14 addetti su 290 (numeri ufficiosi, non confermati dall'azienda). "Stiamo realizzando alcuni cambiamenti per sostenere la crescita e una continua innovazione, snellendo l'attività nel tentativo di raggiungere la redditività", ha confermato all'LA Business Journal il chief operating officer Chris Vanderhook. "Apprezziamo i contributi che il nostro team ha fornito a Myspace nel corso degli anni, e stiamo offrendo servizi di assistenza occupazionale nonché pacchetti di liquidazione per assistere i dipendenti interessati dal provvedimento", ha aggiunto il direttore operativo della società. Nato nel 2003 a Beverly Hills per iniziativa di alcuni dipendenti dell'agenzia di marketing online eUniverse (poi diventata Intermix Media), Myspace venne venduta a News Corp. due anni dopo, all'apice della popolarità e del successo, per 580 milioni di dollari. A giugno 2011, quando una cordata capitanata da Specific Media e dall'artista Justin Timberlake rilevò gli asset, il gruppo di Rupert Murdoch ne ricavò appena 35 milioni dollari. Alla faticosa ricerca di uno spazio in un mercato - quello dei social network - sempre più affollato e competitivo, a inizio anno la piattaforma è stata apertamente criticata dall'organizzazione di rappresentanza delle etichette indipendenti Merlin per avere continuato a diffondere in pubblico i repertori delle etichette associate nonostante il relativo accordo di licenza fosse già scaduto da più di un anno.