Non sono soltanto le aziende associate AFI (il cui presidente, Franco Bixio, è stato interrogato nei giorni scorsi dagli inquirenti sulla vicenda relativa all'Accademia della Canzone, vedi News) a dichiarare la loro disponibilità a prendere parte al prossimo festival sanremese che major e altri associati FIMI annunciano di voler disertare (vedi News). Anche Marco Marsili, presidente di CMI (Confederazione della Musica Italiana)/Confcommercio, si fa avanti con una proposta di festival “alternativo” senza le grandi case discografiche, dichiarandosi polemicamente “soddisfatto” del disimpegno proclamato dalle majors (con cui non è mai corso buon sangue, vedi News). <br> "Finalmente la macchina organizzativa sarà liberata dall'ingombrante quanto inutile presenza della FIMI, che con le sue proposte ha notevolmente contribuito in questi anni allo sfascio della discografia italiana e del Festival",ha dichiarato Marsili per mezzo di un comunicato stampa diramato venerdì, 4 luglio, prima di formulare la sua proposta: una competizione incentrata “sulla canzone”, che escluda i big italiani in veste di ospiti ed eventualmente anche le "guest star" straniere. “Non ci saranno problemi in ordine alla composizione del cast artistico”, conclude Marsili, “considerato che trattasi di esibizione dal vivo, e che quindi anche i cantanti legati alle major potrebbero parteciparvi anche senza un accordo con la casa discografica”.