YouTube è intervenuta con decisione sul tema delle visualizzazioni e dei contatti gonfiati ad arte da operatori "specializzati" che agiscono a pagamento presumibilmente per conto di artisti, management e case discografiche: un argomento diventato di scottante attualità (e oggetto, qualche tempo fa, anche di un'inchiesta televisiva da parte dell'emittente britannica Channel 4) dopo i casi accertati di moltiplicazione di views sospette sulla piattaforma video, così come di like e follower fasulli sui social network Facebook e Twitter. "Se state considerando di pagare qualcuno per incrementare il conteggio delle vostre visualizzazioni fareste meglio a ripensarci perché probabilmente non otterrete ciò per cui avete pagato", recita un post pubblicato sul blog del sito. La società appartenente a Google aggiunge di voler prendere provvedimenti disciplinari nei riguardi di chi agisce in malafede: le visualizzazioni generate da terze parti o da servizi esterni, spiega YouTube, non verranno conteggiate, determinando la possibile rimozione del video o la sospensione dell'account. "Stiamo cercando di fare in modo che YouTube continui a essere un terreno di gioco equilibrato per tutti i creatori", spiegano i portavoce del sito, "e di mantenere l'attenzione sui contenuti di qualità piuttosto che sulla rapida accumulazione di visualizzazioni. La prossima volta che incrociate la strada di una società che promette un sacco di visualizzazioni in cambio di denaro contante, per favore pensateci due volte". Prima del Natale scorso il problema era giunto all'attenzione dell'opinione pubblica dopo che proprio Google e YouTube avevano cancellato oltre due miliardi di fake views relative ad artisti come Rihanna, Justin Bieber, Nicki Minaj, Beyoncé e Avril Lavigne, "svuotando" i canali ufficiali di case discografiche come Universal e Sony Music. La società statunitense Next Big Sound, tempo fa, aveva promesso entro fine anno un rapporto dettagliato destinato a fare luce sul problema e a rendere pubblici i nomi delle società specializzate nella moltiplicazione fasulla di contatti in cambio di denaro. Secondo la stessa agenzia, bastano ormai meno di 50 dollari per "comprare" oltre 10 mila visualizzazioni su YouTube.