Le indiscrezioni che davano per imminente una nuova iniezione di capitali per Spotify erano vere ma approssimate per difetto: secondo quanto riferisce il Wall Street Journal il nuovo round di finanziamento, capitanato da Technology Crossover Ventures, vale 250 milioni di dollari invece di 200 e porta la valutazione della società svedese oltre i 4 miliardi di dollari (quindi non molto distante da Pandora, 5,7 miliardi di dollari). TCV, localizzata nella Silicon Valley, aveva già investito in Facebook e Groupon. Le informazioni acquisite dal quotidiano finanziario americano confermano che le nuove risorse finanziarie serviranno a finanziare i piani di espansione internazionale di Spotify, che ha nel mirino, tra l'altro, un ingresso sul mercato giapponese. I dati economico-finanziari pubblicati a fine luglio da Spotify indicano per l'ultimo anno fiscale un deficit netto di 49,5 milioni di sterline a fronte di ricavi di 365 milioni di sterline (il disavanzo sarebbe dovuto principalmente agli alti costi delle licenze pagate alle case discografiche per l'uso del repertorio). Le cifre aggiornate a marzo parlavano di 6 milioni di abbonati a pagamento e di 24 milioni di utenti attivi.