Le circostanze che hanno determinato la morte di Michael Jackson (e per le quali venne lui stesso citato in giudizio) potrebbero essere alla base della risoluzione del rapporto professionale tra AEG Live e Randy Phillips, annunciata poche ore fa. La fuoriuscita dall'azienda di Phillips, che da dieci anni ricopriva il ruolo di presidente e amministratore delegato, rientra nell'ambito di una ristrutturazione decisa dalla capogruppo Anschutz Entertainment Group (AEG, che a marzo aveva perso il suo amministratore delegato Tim Leiweke), ed è stata confermata da un comunicato ufficiale. La nota non fornisce tuttavia alcuna spiegazione al riguardo senza precisare se si tratti di licenziamento, dimissioni volontarie o prepensionamento: epilogo comunque inatteso, dal momento che lo scorso anno il top manager aveva firmato un rinnovo quinquennale del suo contratto. Il suo posto verrà ora preso da Jay Marciano, già direttore operativo della società, che dai quartieri generali di Los Angeles dirigerà un team che comprende Paul Tollett, John Meglen, Shawn Trell e Rick Mueller. Phillips aveva assunto la guida di AEG Live, principale concorrente di Live Nation sul mercato della musica dal vivo, nel 2002, strappando alla concorrenza star come Justin Bieber e Taylor Swift. Nel processo conseguente alla morte di Jackson era stato inizialmente incluso tra gli imputati su istanza della famiglia del cantante, che accusava AEG di comportamento negligente e di avere affidato al dottor Conrad Murray (poi condannato, e incarcerato per due anni) l'assistenza medica di "Jacko" in preparazione dei concerti alla O2 Arena di Londra. Dopo avere testimoniato al processo, era stato tuttavia scagionato dalle accuse.