Da una parte la società di telecomunicazioni SFR, dall'altra il core business sul terreno dei media che include la casa discografica Universal Music. Il gruppo francese Vivendi (che a ottobre, attraverso un'operazione di management buyout, aveva ceduto la propeirtà della casa di videogiochi Activision Blizzard) ha confermato la decisione di effettuare un "demerger" tra i suoi due settori di attività, spiegando che in questo modo "mira a diventare un gruppo mediatico internazionale, assemblando brand di grande importanza nella produzione e distribuzione di contenuti originali". In tale modo la holding francese ritiene di poter "rispondere in modo adeguato alle nuove modalità di consumo dei media digitali nel campo della musica e del video, e potrà perseguire il suo sviluppo nei mercati a rapida crescita". Lo scorporo, aggiungono i portavoce di Vivendi, "offrirà inoltre a SFR una maggiore autonomia strategica per afferrare opportunità in un mercato in trasformazione, che si riflette nel numero crescente di servizi e nell'accesso alla banda larga ad alta velocità in un contesto caratterizzato da un enorme incremento degli utilizzi". Dopo il "demerger", ha anticipato la società, l'azionista Vincent Bolloré (titolare del 5 per cento delle quote sociali) sarà nominato presidente di Vivendi mentre Arnaud de Puyfontaine (attuale ad del gruppo Hearst Magazines nel Regno Unito nonché executive vice president della divisione internazionale dello stesso gruppo editoriale) assumerà l'incarico di vice presidente per il settore media e contenuti.