Tre anni dopo la firma del primo accordo con il gruppo, che riuscì a strappare la band alla EMI, suo storico partner commerciale, i Queen hanno rinnovato il contratto con Universal Music Group: la firma, valida in tutto il mondo, nordamerica escluso, porterà la sigla - ormai rappresentata solo dai superstiti Brian May e Roger Taylor, dopo l'uscita di scena, conseguente alla scomparsa di Mercury, del bassista John Deacon - a pubblicare per la prima volta nella propria carriera per la Island Records, per la quale - stando, come riferisce Musicweek, alle nuove clausole inserite - saranno immessi sul mercato, oltre alla discografia completa, rimasterizzata ex novo, anche un film, un live, outtakes, versioni alternative e inediti (dei quali sia è parlato solo ieri). In pratica, una massiccia opera di valorizzazione del calatologo di una delle band britanniche più note, alla quale verranno affiancate operazioni parallele come la "Queen: the studio experience", mostra ospitata dai Mountain Studios - presso i quali il gruppo registrò sei album, tra il '79 e il '95 - nella città svizzera di Montreux che verrà inaugurata dagli stessi May e Taylor. "Abbiamo adorato lavorare con loro negli ultimi tre anni", ha spiegato Max Hole, numero uno di Universal Music Group International: "I Queen restano una delle band più importanti sulla scena mondiale. Insieme abbiamo progetti molto ambiziosi per il futuro". "Anche a noi è piaciuto lavorare con loro", hanno ribattuto May e Taylor: "Nonostante siano la più grande casa discografica sul mercato, sanno avere un rapporto molto personale e alla mano con i loro artisti, cosa - questa - che abbiamo apprezzato molto".