L'apertura, due giorni fa, di un accesso gratuito a Spotify via smartphone o tablet sta provocando una certa preoccupazione tra artisti e manager, timorosi di vedere calare i loro ricavi digitali. Ma il servizio di streaming svedese, attraverso il blog che pubblica sul nuovo sito SpotifyArtist.com, ha risposto tempestivamente alle perplessità, sostenendo che "il mondo è cambiato", e che se non avesse dato modo di accedere gratuitamente al catalogo attraverso lo strumento di ascolto oggi più utilizzato, lo smartphone, avrebbe spinto i consumatori in direzione di servizi concorrenti che agli artisti pagano poco o nulla. La speranza di Spotify, al contrario, è di indurre un maggior numero di persone ad abbonarsi al servizio dal momento che l'accesso gratuito via mobile è limitato, interrotto dalla pubblicità e consentito solo in modalità "shuffle" di riproduzione casuale. Per godere di tutte le altre funzioni - flusso continuo di musica senza spot, selezione delle canzoni on-demand, possibilità di ascolto offline - è necessario pagare l'abbonamento di 9,99 euro al mese. "La grande maggioranza del consumo musicale via mobile", osservano i portavoce della società, "ha luogo attraverso servizi che restituiscono poco o nulla all'industria musicale in termini di royalty. Chiedete a qualunque teenager come ascolta la musica sul suo telefonino, ed è probabile che vi mostri una app che permette di rubare i video musicali da YouTube". "L'opzione gratuita sul mobile", sostiene Spotify, "ci permette di competere con la pirateria mobile e con gli altri servizi gratuiti. Partendo da questa base continueremo a convertire ascoltatori gratuiti in utenti a pagamento e a pagare agli artisti tassi più alti di altri servizi. Questo ci consentirà di crescere in modo più veloce: è una buona notizia, perché così facendo genereremo più rapidamente pagamenti di royalty più consistenti". Nel post, Spotify preannuncia anche agli artisti che, grazie alla integrazione con Topspin, i fan "molto presto potranno comprare il vostro merchandise (via Spotify) direttamente dai loro telefoni cellulari".