Si chiude il contenzioso tra Rete A All Music e SCF, Società Consortile Fonografici, riguardante il pagamento dei diritti “connessi” ad artisti e produttori fonografici per la pubblica diffusione, in Tv, di videoclip e registrazioni musicali: le controparti hanno infatti raggiunto e sottoscritto un accordo che stabilisce i compensi dovuti da qui al 2006 (calcolati in percentuale sugli introiti pubblicitari dell’emittente e in proporzione al tempo di programmazione musicale), risolvendo anche la vertenza sui sospesi. “Siamo soddisfatti, la questione è finalmente appianata”, ha commentato il direttore generale SCF Saverio Lupica per mezzo di un comunicato; “l’editore Peruzzo ha dimostrato estrema disponibilità per giungere ad una soluzione che fosse positiva per entrambe le parti”. <br> L’accordo chiude un periodo di rapporti burrascosi durante il quale SCF era arrivata a citare Rete A in tribunale per inadempienza contrattuale (vedi News). Quasi contemporaneamente la società, che rappresenta circa il 90 % delle case discografiche italiane, ha raggiunto un analogo accordo con Match Music, valido da qui al 2005 (nei riguardi di tutte le emittenti, la legge fissa un tetto massimo del 2 % sugli introiti lordi o sulla quota corrispondente alla programmazione musicale). <br> SCF prevede di raccogliere quest’anno circa 18 milioni di euro di diritti “connessi” in nome e per conto delle società rappresentate; nel panorama dell’emittenza televisiva locale le sacche di evasione dei diritti connessi restano comunque ancora molto ampie.