Una tipica giornata al mare, tra bagni, ombrelloni, sdraio e CD “taroccati”. L’acquisto di dischi pirata nei luoghi del divertimento e del relax sembra far parte ormai delle abitudini vacanziere degli italiani, e le associazioni dei discografici lanciano l’allarme: a Fregene, sul resto del litorale laziale e nelle maggiori spiagge d’Italia, avvertono, i venditori ambulanti di compact falsi, sguinzagliati a migliaia dai loro fornitori, sembrano aver sopravanzato definitivamente quelli di bibite e bomboloni. <br> La spiaggia, insomma, sembra essere diventata lo sbocco naturale del mercato illegale durante la stagione estiva, con un giro d’affari che gli esperti dell’antipirateria stimano in almeno 50 milioni di euro. I falsari seguono le loro logiche, spostandosi in sintonia con le masse di potenziali clienti. Ma sono assecondati da amministratori comunali e gestori degli stessi stabilimenti balneari, secondo il segretario generale della FPM (Federazione contro la Pirateria Musicale) Luca Vespignani, “che troppo spesso tollerano il commercio abusivo che intrattiene il bagnante”: diventato quasi un surplus, un’attrattiva che rende più piacevole la permanenza in riva al mare. Ancora più duro il commento del direttore generale della FIMI, Enzo Mazza, che mette una volta ancora in guardia i consumatori dagli stretti legami esistenti tra contraffazione musicale e criminalità organizzata, camorra in testa: “La signora bene che acquista un CD falso di Eros Ramazzotti sulla spiaggia di Fregene forse deve considerare il fatto che quei 5 euro finiranno per contribuire magari all'acquisto di una partita di droga che verrà spacciata davanti alla scuola del figlio a Roma nei prossimi mesi”: e pare proprio, da una recente ricerca di AC Nielsen, che siano gli adulti, più che i giovanissimi, gli acquirenti-tipo dei CD falsi (conclusione, anche questa, abbastanza comprovata dall’esperienza comune). <br> L’emergenza spiagge non dà tempo all’industria di festeggiare i risultati conseguiti sul fronte antipirateria nei primi sei mesi del 2003: tra gennaio e giugno le forze dell’ordine hanno sequestrato quasi un milione di CD e 825 masterizzatori (più di quanti ne siano stati confiscati in tutto il 2002), arrestato 672 persone e denunciato a piede libero altri 761 individui. Nella lista dei best seller del mercato pirata dominano come sempre i prodotti italiani: “9” di Eros Ramazzotti e “Tracks” di Vasco Rossi, insieme con le compilation “Hitmania” e quelle del Festivalbar.