Dopo anni di frustrazioni, di polemiche e di discussioni relative alle metodologie di rilevazione adottate dal Music Control, il servizio di monitoraggio creato dal gruppo tedesco Media Control e poi acquisito dalla multinazionale Nielsen, nel corso del 2013 etichette e artisti indipendenti - fino ad oggi "premiati" in radio dalle sole dance chart - stanno finalmente iniziando a trovare spazio e visibilità nelle classifiche di airplay, strumento di misurazione significativo (anche se parziale) della popolarità dei personaggi musicali e vetrina promozionale importante per produzioni che rischiano altrimenti di passare inosservate e sotto traccia. L'apertura del mercato e la presenza in campo di due società specializzate concorrenti ha già prodotto due chart dedicate, elaborate con metodologie e filosofie differenti: alla Indie Airplay Chart inaugurata nel maggio scorso da Radio Airplay e pubblicata in virtù di un accordo esclusivo anche da Audiocoop sul portale Meiweb.it si aggiunge ora la Top Ten promossa dall'associazione di produttori e discografici PMI ed elaborata da EarOne (la prima verrà resa pubblica venerdì 20 dicembre); la stessa Audiocoop produce anche Indie Music Like, non una vera classifica ma un "indicatore di tendenza" della musica più ascoltata sulle Web radio secondo le segnalazioni e le playlist trasmesse dagli operatori. Le due classifiche considerano come prodotti indipendenti anche quelli pubblicati da etichette che per la distribuzione si affidano a case discografiche major (per esempio Sugar o Clan), ma le similitudini finiscono lì. La Indie Airplay Chart di Radio Airplay è il prodotto della sommatoria dei passaggi monitorati su circa 180 emittenti, secondo un principio adottato fin dall'inizio dalla società di base a San Marino e che il fondatore della società, Mauro Naccarato, motiva con la volontà di dare visibilità anche a progetti che ottengono riscontro a livello locale e regionale e che rischierebbero di annegare nel mare magnum della programmazione dei network nazionali. EarOne e PMI - che a partire dal 2014 inizieranno a collaborare anche sul fronte della rilevazione dei passaggi nelle tv musicali - hanno invece preferito restare fedeli al criterio dei punteggi, calcolati ponderando il numero di passaggi conteggiati su 102 radio (14 network nazionali, il resto emittenti regionali e locali) con i dati di audience giornalieri e per fascia oraria di ogni emittente (secondo quanto rilevato dall'indagine Radiomonitor di GfK/Eurisko aggiornata al giugno del 2013). Metodi diversi che porteranno, prevedibilmente, a risultati diversi (e diversamente interpretabili e manipolabili): dunque, da maneggiare con cura per evitare confusioni e strumentalizzazioni.