Chiude bottega, nella capitale britannica, una delle insegne storiche nel settore delle edizioni musicali, Rondor Music, titolare di un catalogo di oltre 60 mila canzoni che comprende successi e classici di Beach Boys (“California girls”, “Good vibrations”), Otis Redding (“Sitting on the dock of the bay”), Aretha Franklin (“Respect”), Al Green (“Let’s stay together”), Eric Clapton (“Tears in heaven”), Peter Frampton (“Baby I love your way”), Tom Petty (“American girl”) e Dire Straits (“Money for nothing”). La casa londinese, che nell’agosto del 2000 era stata acquistata dal gruppo Universal Music Publishing (vedi News), è stata ora completamente assorbita nelle strutture della major (con conseguenti tagli al personale). Il motivo, spiega un comunicato emesso dalla stessa Universal, risiede nella necessità di allestire “una società il più efficiente e competitiva possibile”, in grado di “assicurare una crescita futura” e “rispondere al meglio all’evoluzione dei mercati”. Resta invece operativa (almeno per il momento) la sede americana della società. <br> La Rondor Music venne costituita nel 1962 da Herp Albert e Jerry Moss, pionieri della scena indipendente dell’epoca e fondatori del celebre marchio discografico A&M.