Proibire un eventuale ritorno di fiamma (artistico) per mezzo di un contratto: questo l'insolito provvedimento - che si potrebbe battezzare, con un po' di fantasia, assicurazione anti reunion - preso dai Motley Crue in vista del loro Final Tour, ultima stringa di date dal vivo che porterà la leggendaria band losangelina a partire dal prossimo mese di luglio - con una data zero a Grand Rapids, Michigan, prima di altri 71 eventi in giro per il solo nordamerica - on the road prima negli USA e poi nel resto del mondo. L'accordo è stato siglato alla presenza dell'avvocato Doug Mark, titolare dello studio legale che cura gli interessi della band: "Altri gruppi si sono sciolti per rancori interni o per l'incapacità delle persone di andare d'accordo", ha spiegato Mark, "Questa è una scelta reciproca tra tutti e quattro i membri originali che hanno deciso in maniera pacifica di concentrasi su altro”. Lo scopo, quindi, oltre a quello di creare attesa e attenzione nei confronti della serie di eventi, potrebbe essere quello di evitare future faide interne alla formazione, come - ad esempio - quella che ha interessato i Beach Boys circa un anno dopo la reunion, e che sta vedendo da una parte il titolare della sigla Mike Love proseguire l'attività dal vivo sotto la storica egida pur senza la presenza, sul palco, degli altri tre elementi originali David Marks, Al Jardine e Brian Wilson, quest'ultimo principale autore delle hit presenti nel loro repertorio: "Tutto deve finire", ha commentato al proposito il batterista Tommy Lee, "Abbiamo sempre voluto fare concerti col botto e non suonare a fiere di paese e piccoli club con uno o due membri della band originale. Il nostro lavoro qui è finito”.