Sette tra le più grandi società di vendita di biglietti di concerti - tra le quali TicketMaster e See Tickets - hanno raggiunto un accordo che permetterà ai consumatori britannici, prima di acquistare un tagliando per uno spettacolo, di consultare nel dettaglio le voci che concorrono a stabilire il prezzo finale dello stesso: in sostanza, il costo effettivo di un ingresso verrà scorporato da altre voci - diritti di prevendita, spese di agenzia e di consegna - che oggi, nella migliore delle ipotesi, vengono indicate (come somma) alla voce diritto di prevendita o - nella peggiore - restano hidden charges, ovvero commissioni nascoste le cui destinazioni, al consumatore, non vengono precisate. Il provvedimento, preso dopo una campagna varata dall'associazione di consumatori Which?, è stato avallato dalla parlamentare Jenny Willott: "Le maggiorazioni poco chiare durante l'acquisto online dei biglietti devono finire", ha dichiarato la liberal democratica, "Non solo sono scorrette nei confronti dei consumatori, ma sono anche lesive dell'immagine di chi opera in questo campo". "Lo scopo della nostra campagna era quello di portare le società che si occupano della vendita online di biglietti a giustificare le proprie tariffe, voce per voce", ha ribattuto il portavoce di Which? Alex Neill: "Perché le commissioni sono così diverse, le une dalle altre? Possono variare da quasi niente a un terzo del valore del biglietto: ci piacerebbe sapere perché".