La EMI di Alain Levy non sarebbe l'unica pretendente alla “mano” di Warner Music, cui il capofamiglia Time Warner sembra intenzionato a concedere prossime nozze con il miglior “partito” esistente sul mercato (vedi News). Il quotidiano New York Daily News ha un nome in più da aggiungere allo scenario emerso nelle ultime settimane: si tratterebbe di Edgar Bronfman Jr., l'ex padrone di Universal che dopo aver tentato inutilmente di rimettere le mani sulla sua vecchia proprietà accordandosi con Vivendi (vedi News) sarebbe ora disposto a fare un altro tentativo per rientrare in un business che gli sta evidentemente molto a cuore. <br> Il magnate canadese non ha commentato la nuova indiscrezione che lo riguarda, ma alcuni esperti di mercato hanno fatto subito notare che una sua eventuale offerta partirebbe in condizioni di svantaggio rispetto a quella della EMI: l'incorporazione di Warner Music nella società britannica (che lascerebbe a Time Warner il 25 %, vedi News) permetterebbe alle due aziende di risparmiare 300 milioni di dollari all'anno in spese di esercizio: un taglio di costi quanto mai utile nel clima di forte recessione che caratterizza il mercato discografico d'oggi.