Cambia lavoro Wayne Rosso, presidente di Grokster. “Uno dei peggiori incubi della discografia” (la definizione, non proprio modesta, l’ha coniata lui stesso), uomo di trincea nella guerra senza esclusione di colpi tra servizi P2P e industria musicale, ha deciso di accettare l’offerta di Optisoft SL, una società madrilena che sviluppa programmi di file sharing come Blubster e Piolet, a cui un numero crescente di utenti Internet si sta rivolgendo per scambiarsi indisturbato MP3 musicali sfuggendo (almeno temporaneamente) ai radar della RIAA, l’associazione pilotata dalle major statunitensi. <br> Rosso, che è nel business musicale da 34 anni e per un certo periodo ha lavorato per conto di artisti come i Beach Boys, i Bee Gees e Melissa Etheridge, è da tempo uno dei più strenui oppositori dell’organizzazione dei discografici nella difesa del “libero scambio” della musica in rete. E’ anche membro fondatore della P2P United, una coalizione di network peer-to-peer nata proprio per fronteggiare l’industria discografica nelle cause e nei pubblici dibattiti che da tempo infuriano intorno ai temi del file sharing, la violazione dei copryight musicali e la libera circolazione di beni e servizi sul Web. Il suo maggiore successo “politico” risale all’aprile scorso, quando il giudice distrettuale Stephen Wilson respinse una richiesta di chiusura di Grokster per violazione di copyright, stabilendo che la società non poteva controllare una per una le canzoni scambiate dagli utenti dei suoi servizi (vedi News).