Per spingere i futuri, potenziali clienti ad utilizzare la nuova versione a pagamento del servizio, i nuovi gestori di Napster hanno deciso di ricorrere al sistema delle carte prepagate. Le apposite tesserine, prodotte da un'azienda di Atlanta che lavora da tempo con gli operatori americani di telefonia mobile (InComm Inc.), saranno prossimamente acquistabili presso 14 mila negozi al dettaglio, supermercati, grandi magazzini e altri punti vendita disseminati sull'intero territorio degli Stati Uniti. <br> Il nuovo Napster, gestito dalla californiana Roxio, entra ufficialmente in funzione questa settimana (vedi News): e il ricorso alle carte prepagate è naturalmente un modo per attirare verso il servizio i consumatori più giovani e più timorosi che non posseggono una carta di credito o non vogliono far circolare on-line i dati “sensibili” che vi sono contenuti. Le nuove carte prepagate potranno essere utilizzate tra l'altro anche per spedire canzoni in regalo ad altri utenti della rete, così da allargare la base potenziale del servizio. <br> Alcuni concorrenti di Napster, intanto, si stanno muovendo nella stessa direzione, preso atto della popolarità delle tessere telefoniche presso il pubblico americano (il fatturato ha già superato i 6 miliardi di dollari). Il mese prossimo, più o meno in contemporanea al servizio di Roxio, anche Rhapsody di RealNetworks e MusicNow di Full Audio lanceranno un sistema analogo di pagamento: la carta prepagata Rhapsody, ad esempio, sarà valida per l'acquisto e il downloading di 10 canzoni oppure per accedere per un periodo di tre mesi al juke box on-line e ai canali radio “customizzati” (su misura) forniti dal servizio.