Si sta scatenando una guerra, negli USA, per saltare sul carro vincente di Apple Computer e approfittare della popolarità crescente del suo servizio di musica digitale iTunes Music Store. <br> Solo qualche settimana fa la Pepsi-Cola aveva annunciato una mega-promozione consistente nella distribuzione gratuita, tra gli acquirenti delle sue bibite, di “buoni” che consentiranno di scaricare gratuitamente 100 milioni di canzoni dal “negozio” on-line dell'azienda californiana (vedi News). E ora, secondo quanto scrive il New York Post, McDonald's è pronta a rilanciare con un offerta dieci volte superiore: un miliardo di download gratis dalla piattaforma digitale di Apple, a disposizione di chi acquista hamburger e consuma pasti nei suoi ristoranti. <br> Una campagna marketing monstre, su cui i portavoce tanto di Apple che di McDonald's tengono per ora la bocca cucita. I bene informati assicurano comunque che, come la Pepsi, anche la catena di fast food pagherà all'azienda californiana il prezzo pieno “al dettaglio”, 99 centesimi di dollari, per ogni canzone scaricata dai suoi clienti: assicurando alle casse di Steve Jobs centinaia di milioni di dollari (considerato il fatto che non tutti i consumatori approfitteranno dell'offerta). <br> Mentre la Pepsi, dal 1° febbraio al 31 marzo 2004, inserirà i codici per il download delle canzoni nei tappi di bottiglia delle sue bibite in vendita negli Stati Uniti, non si sa ancora nulla del sistema di distribuzione adottato da McDonald's. Quel che sembra chiaro, invece, è che i più grossi produttori di beni di consumo americani sono pronti a scommettere (e a investire) pesante sulla musica digitale e sul download, sulla base di un semplice assunto: la musica è un magnete irresistibile per i consumatori, finché è possibile procurarsela gratis. Le case discografiche dovranno prendere nota.