Alla mossa di EMI, che sarebbe finalmente riuscita ad organizzare il pool di investitori necessario per comprare Warner Music (vedi News), la coppia Bronfman-Saban risponde prontamente raccogliendo a sua volta sul mercato finanziario i capitali necessari ad una controfferta. Mentre tutti gli occhi sono puntati sulla nascita annunciata di Sony BMG (vedi News), i due magnati dei media si sarebbero assicurati l'adesione di partner importanti e facoltosi come Providence Equity Partners e Bain Capital (che si aggiungerebbero a Thomas H. Lee, già parte della cordata, vedi News). Non casualmente, si tratta degli stessi tre investitori che hanno già dato una mano a Saban quando l'imprenditore di origine egiziana ha acquistato, qualche mese fa, il più grande gruppo televisivo privato tedesco (comprendente ProSiebenSat 1). <br> La corsa ad handicap di Bronfman e dello stesso Saban, secondo autorevoli esperti di mercato, non è necessariamente destinata al fallimento. A loro favore gioca il fatto che un eventuale accordo con EMI potrebbe restare in sospeso tra i sei e i dodici mesi davanti alle autorità anti-monopoli, mentre Time Warner ha fretta di ridurre i debiti societari: a quel punto anche un'offerta di consistenza minore al miliardo e 800 milioni di dollari promessi dalla major britannica potrebbe essere presa seriamente in considerazione da Dick Parsons e dal suo team.