Proseguono, sulla stampa internazionale, i commenti, le riflessioni e le analisi sulla fusione annunciata (Antitrust permettendo) tra le due major discografiche. Alcuni commentatori osservano che l'assetto programmato di Sony BMG, così com'è stato annunciato dai vertici della casa tedesca (vedi News), è tale da bilanciare le esigenze di entrambe le aziende. In qualità di chief executive officer, sarebbe Andrew Lack della Sony a prendersi cura dell'operatività quotidiana della nuova entità discografica: sgravato così di una parte degli impegni, il presidente designato del gruppo, Rolf Schmidt-Holtz, potrebbe tornare ad assumere un ruolo più importante in Bertelsmann, magari riprendendo in mano le redini della potente divisione televisiva RTL, da lui abbandonate quando, nel 2001, assunse il comando delle operazioni discografiche (vedi News). <br> Nuovi dettagli affiorano intanto sui tempi previsti del "merger" (2 mesi per preparare tutte le carte necessarie, almeno metà del 2004 per ricevere l'ok dall'antitrust) nonché sull'organigramma della società: del nuovo “board”, oltre a Michael Smellie e Kevin Kelleher, faranno parte in egual misura dirigenti Sony e BMG come Don Ienner e Clive Davis. E' prematuro, invece, ipotizzare come avverrà l'integrazione tra le etichette di Sony e BMG, che all'altare della nuova mega-major porterebbero in dote rispettivamente marchi come Epic e Columbia, e Arista, RCA e Zomba.