La mossa era prevedibile, considerati gli uomini e le strategie che muovono il nuovo servizio di streaming musicale Beats Music finora disponibile solo negli Stati Uniti (e gli accordi già presi in precedenza): dopo avere ingaggiato Ian Rogers nel ruolo di amministratore delegato, la società creata da Dr. Dre e Jimmy Iovine sta ora definendo l'acquisto dell'impresa di cui lo stesso Rogers era alla guida, TopSpin Media (nessuna indiscrezione, al momento, sulla cifra). Un'operazione non da poco, dal momento che la piattaforma consente agli artisti di vendere direttamente musica e merchandising ai fan, prestandosi perfettamente a integrare l'offerta in streaming e a creare un'esperienza omnicomprensiva per il consumatore all'interno di un unico ecosistema. L'annuncio è arrivato dallo stesso Rogers (ad di Topspin fino a un anno fa) attraverso un messaggio postato sul blog della società: "L'acquisizione", ha spiegato, "porta nell'ambito dell'esperienza Beats Music una squadra di persone di talento che hanno passato anni a sviluppare e raffinare la connessione artist-to-fan. Topspin + Beats Music combina in un modo rivoluzionario scoperta musicale e rapporti diretti tra artisti e fan". "Ci stiamo impegnando a fare di Beats Music un condotto per sviluppare le relazioni fan-artista, una piattaforma su cui gli stessi artisti abbiano una voce e un fornitore di dati e statistiche utili riguardo alla loro interazione con il pubblico", ha concluso Rogers. "Con questa acquisizione facciamo seguire i fatti alle parole". Già il mese scorso le funzioni di Topspin avevano cominciato a essere integrate nella piattaforma di Beats Music, consentendo ad artisti come Eminem e Nine Inch Nails di vendere direttamente agli utenti del sito t-shirt, poster e altri articoli di merchandising. Per rafforzare i rapporti e interfacciarsi con la comunità artistica (spesso critica nei confronti dei servizi di streaming), Beats ha ingaggiato come "chief advocate" l'ex bassista dei Gang Of Four e degli Shriekback Dave Allen. "E' difficile per me comprendere come gente intelligente come David Byrne e Thom Yorke non sembri capire che siamo nel mezzo della formazione di nuovi mercati", aveva scritto il musicista inglese in ottobre sul Guardian. "Ne ho concluso che l'unica cosa che possiamo fare è osservare che cosa gli utenti di Internet e della telefonia mobile stanno facendo o intendano fare, e poi prendere nota di come le loro azioni spingano i tecnologi a fornirgli le piattaforme che desiderano. Detto molto semplicemente, è così che funzionano i mercati".