Tony Renis spera di avere in gara al Teatro Ariston una canzone firmata da Mogol, suo consulente e collaboratore di fiducia nella gestione del Sanremo 2004. “Il suo contributo artistico darebbe grande prestigio alla manifestazione”, ha detto il direttore artistico in conclusione della conferenza stampa con cui ieri mattina, martedì 11 novembre, è stato presentato ai media il regolamento del 54mo festival della canzone italiana, in programma dal 2 al 6 marzo prossimi. “Giulio (Rapetti, il vero nome di Mogol), fammi avere una grande canzone da festival”, ha esclamato il nuovo timoniere della kermesse rivolgendosi al suo partner nell’avventura sanremese: il quale, per contro, non ha replicato pubblicamente alla richiesta (forse per togliersi dall’imbarazzo di dover giustificare un possibile conflitto di interessi). <br> Da nuovo regolamento sanremese, il C.E.T. (Centro Europeo di Toscolano) di Mogol organizzerà, a spese della Rai, uno stage per tutti i 24 “sopravvissuti” alle selezioni eliminatorie del festival: ciascuno dei candidati alla gara dovrà partecipare, obbligatoriamente, ad una serie di incontri preparatori e di prove presso la struttura gestita dal celebre paroliere prima di sottoporsi al giudizio finale del direttore artistico, che sceglierà i dodici (o più) finalisti destinati ad affrontarsi sul palco dell’Ariston. “Non c’è nulla di strano o di umiliante in tutto questo”, ha detto Renis rispondendo alle perplessità di alcuni dei giornalisti presenti. “In Italia anche un artista come Gianni Morandi ha frequentato volontariamente lezioni presso il C.E.T. E in America star come Ray Charles continuano a studiare e ad esercitarsi quotidianamente nel canto: i veri professionisti sanno che non si finisce mai di imparare”.