Sarebbe la società "hi tech" americana CNET Networks il nuovo (e terzo) proprietario del sito che Michael Robertson lanciò nel 1997 inaugurando, in pratica, l'era della musica digitale (vedi News). Da allora la Web company ha attraversato numerose peripezie, legate soprattutto alle cause legali che le major discografiche le intentarono per violazione del copyright. Fu poi proprio una delle maggiori case discografiche, Vivendi Universal, a rilevarne la proprietà per circa 370 milioni di dollari nel 2001 (vedi News), quando ancora la crisi del mercato musicale non aveva prosciugato risorse e investimenti dei maggiori "player" internazionali: ma ora le cose sono cambiate e, dopo essersi già disfatta del sito EMusic (vedi News), la multinazionale francese ha deciso di liquidare anche MP3.com, per una cifra (si dice) molto inferiore al prezzo di acquisto. <br> CNET Networks, una volta entrata in possesso del marchio e del dominio, dovrebbe rilanciare il servizio dal 2 dicembre, con l'intenzione di potenziarlo nel prossimo futuro. Nel frattempo Universal ha interrotto la raccolta di abbonamenti e si prepara a far piazza pulita di tutti i nastri, CD-ROM e altro materiale sottoposto dagli artisti indipendenti e senza contratto che usufruivano dei suoi servizi di distribuzione on-line.